martedì 24 gennaio 2012

Radio Sexy



La discografia italiana è disseminata di piccole perle musicali, spesso destinate ad immeritata opacità soltanto perché mortificate da eccessivi atteggiamenti censori oppure perché abbinate a prodotti artisticamente inferiori, come nel caso delle colonne sonore dei film italiani di serie B (e, spesso, anche di serie C, D e Interregionale), ossia le commedie erotiche all'italiana. Tramite questa virtuale radio tematica, che poggia la sua immagine su uno dei più acclarati sex symbol del Loreto, tenteremo - in occasione di ogni Martedì invernale - di ripescare quelle più meritevoli.

Premessa: i nostri coetanei (che, cabalisticamente, equivalgono ai morti che parlano) ricorderanno quasi certamente che dal 1978 fino al 1981 RAI 2 mandò in onda quello che, a tutti gli effetti, potrebbe essere considerato l'antesignano dei cosiddetti programmi preserali: si trattava della trasmissione Buonasera con..., un contenitore di circa un'ora col minutaggio ripartito fra intrattenimento (40%) e una serie televisiva di successo (60%) destinata, il più delle volte, a fare epoca (citiamo, per tutte, Goldrake e il Muppet Show). La conduzione era affidata, a rotazione mensile, ad uno dei personaggi che avevano - di fatto - costruito la storia della televisione italiana, e, per alcuni di loro, si trattò praticamente dell'ultima testimonianza catodica, giacché di lì a poco avrebbero abbandonato il mondo terreno: fu il caso, per esempio, di Renato Rascel, Peppino De Filippo e Macario. Quest'ultimo, peraltro, ebbe anche la soddisfazione, a ottant'anni suonati, di arrivare ai primi posti dell'hit-parade con la sigla finale del programma. E furono parecchie le sigle del contenitore ad avere ottimi riscontri di vendita (quella di Goldrake, per esempio, è tuttora in voga, famosa anche nella sua versione artatamente stravolta per essere adattata a certi cori da stadio).
La canzone che vi presentiamo oggi, invece, è una sigla finale mancata del suddetto programma, e, precisamente, del ciclo di trasmissioni affidate a Franco Franchi: sembra che, per via di alcuni doppisensi neanche tanto clamorosi, i funzionari RAI dell'epoca decisero di accantonarla a favore di una sigla di coda davvero banale. Avrà forse influito il fatto che, nella sigla scartata, la partner di Franco Franchi era Ilona Staller, che negli anni seguenti sarebbe diventata più famosa col nome d'arte (?) di Cicciolina? Eppure il brano è una riuscitissima parodia (specialità di Franco Franchi) delle sexy song che ebbero il loro massimo fulgore fra la metà e la fine degli anni '70, ed è assolutamente godibile tanto sotto l'aspetto dell'arrangiamento musicale quanto sotto quello del testo goliardico, per non parlare della qualità dell'interpretazione (straordinaria in Franco Franchi e molto più che decorosa per quanto riguarda l'ex Cicciolina). E' quasi incredibile pensare che un pezzo del genere non sia mai stato ufficialmente distribuito e che, se non fosse stato per l'avvento di Internet, saremmo stati ingiustamente privati di una tale perla.
Qualcuno, forse, ci accuserà di esagerare, eppure garantiamo che, circa quattro anni addietro, abbiamo incluso questo pezzo in una compilation saura, dedicandolo ad una delle attuali educatrici di Azione Cattolica del Loreto al fine di fustigarne le irritanti maniere pseudo innocenti, ed ha ottenuto un successo strepitoso. Anzi, ricordiamo perfettamente che una delle attuali responsabili del corso di Cresima ci disse che da anni non le capitava di ascoltare una canzone così coinvolgente.
Oddio, rammentiamo pure che soltanto una saura cinofila locale ebbe a storcere il muso, ma costei - per via di un drammatico retaggio matriarcale - incarna ormai, quasi istituzionalmente, la spiacevole eccezione che finisce per confermare la buona qualità di un prodotto.
Adesso, però, basta chiacchiere e gustatevi tramite il video sottostante, estratto da YouTube, Franco Franchi & Ilona Staller in Cappuccetto Rosso.    



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