domenica 25 agosto 2013

Primo amore 1


Il primo amore: beato chi se lo ricorda, anche se un vecchio proverbio sostiene che il primo amore non si scorda mai. Anche se forse il principale problema di tutti noi non è tanto quello di scordare il primo amore, quanto - semmai - quello di dimenticare l'ultimo.
Il primo amore è sempre un debutto: si è molto giovani e si tratta di un'esperienza senza precedenti, irripetibile. E' opinione diffusa, infatti, che il primo e soltanto il primo amore rappresenti l'amore vero: per i successivi, di solito, ci si affida all'usato sicuro o possono essere considerati delle ricadute.
La principale caratteristica del primo amore, da parte maschile, è un curioso stato di dolce esaltazione: la convinzione della straordinarietà del sentimento che si prova e la certezza che non esista al mondo un'altra creatura che possa reggere il paragone con quella amata. Insomma, un romanzo di Moccia, al confronto, sembra un trattato sul corretto uso dei pesticidi nei campi agricoli. 
Il rapporto della donna col primo amore è molto diverso: ella nasce già predisposta all'amore e al primo amore, così come le automobili di nuova generazione sono predisposte all'antifurto satellitare.
L'uomo tenta, invece, di posticipare il più possibile il primo amore, intento com'è a difficilissime e complicatissime attività da portare avanti: giocare a pallone durante la ricreazione, scambiare figurine, litigare, fare a botte, tirare l'orecchio al compagno di banco. Poi, inevitabilmente, anche il maschio capitola senza quasi rendersene conto.

(adattamento da un monologo di Marco Presta)

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