È bastato che il fosco Michele (nella foto), personaggio di spicco (sic!) del Loreto (noto quartiere di Reggio Calabria), palesasse un potenziale conflitto morale fra la sua stretta osservanza cattolica e la visione di certi spettacoli Mediaset di cui, in regime di lockdown, è diventato avido spettatore, che una signora (eufemismo) della zona, nota per dispensare buoni (o così almeno crede) consigli, ma giusto perché non può più dare cattivi esempi (tranne quando recita per il teatro parrocchiale), è subito intervenuta per suggerirgli di spostare i suoi interessi televisivi su TV Sat 2000, in modo da dare una certa continuità alla sua condotta spirituale. Peccato che la stessa signora sia abbastanza nota per la sua ritrosia a uscire il Sabato sera, negli stessi periodi - guarda caso - in cui Mediaset irradia C'è posta per te. Personalmente, consigliamo al fosco Michele di dirimere il predetto conflitto da solo, considerando, peraltro, che una sua personale astensione da Mediaset non sovvertirebbe sicuramente certi incresciosi trend. Lo supportiamo, all'uopo, con una verseggiatura il cui incipit ci è stato ispirato da un vecchio canovaccio scritto da Dino Verde per Alighiero Noschese, mentre il resto è venuto da sé.
Ormai il comune senso del pudore
un suo senso comune non ha più
e donne discinte, senza alcun rossore,
son pane quotidiano anche in TV:
vien fuori una scosciata ogni due ore
e le scollate sono ancor di più,
non c'è nessuno che si fa censore
e son caduti gli ultimi tabù.
Finché la coscia va, lasciala andare;
pur se c'è oscenità, non ti allarmare:
tanto, per una Belén che arriva
una Barbara D'Urso se ne va,
ma senza censura attiva
prima o poi ritornerà.
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