sabato 30 aprile 2011

Convergenze animate



Etichette:

Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che ci accade a nostra insaputa o meno



Si dice che la società odierna viva nel caos perché ha perso ogni punto di riferimento. E, in effetti, se alla mia persona vengono proposte ben due candidature per le imminenti elezioni amministrative e se, addirittura, un giovanotto poco più che ventenne mi chiede consiglio per risolvere qualche problema di cuore, significa che la crisi di parametri sufficientemente validi è ancor più grave di quanto si creda.

E, tuttavia, il quesito sentimentale di cui sono stato indebitamente investito, qualche considerazione di carattere generale la merita, pur premettendo, per correttezza, che in certe materie lo scrivente dovrebbe essere uno dei primi a fare intensivi corsi di recupero: mi è stato chiesto, in sostanza, quale sia il modo migliore per dichiararsi ad una ragazza troppo chiusa, evitando di produrle traumi tali da riceverne uno sdegnato rifiuto.

A tal riguardo la mia impressione è che, almeno mediamente, noi maschietti pecchiamo di una certa ripetitiva strategia nell'approccio con le donne assai introverse, ossia quelle che, colposamente, ci inibiscono la possibilità di essere un po’ più diretti, per timore che una parola in più o in meno possa compromettere una positiva risoluzione del corteggiamento.

In tali circostanze, infatti, il maschio tende perlopiù a costruire delle vere e proprie dettagliatissime sceneggiature, che possano concorrere a far evolvere la vicenda verso gli sviluppi sentimentali auspicati. L'uomo cerca, cioè, di pianificare qualche stratagemma che susciti nella donna introversa una determinata reazione (che, ovviamente, il copione già contemplava) che porterà ad una programmata replica maschile, cui seguirà una altrettanto programmata controreazione femminile, e così via, fin quando, come previsto dall’originaria sceneggiatura, si creeranno le condizioni affinché il maschio possa dire quel che sente in cuore.

In verità, pur non essendo in grado di suggerire una tattica alternativa, credo di poter affermare, sulla base del mio vissuto, che la prima cosa da fare sia proprio quella di rifuggire dalla sindrome dello sceneggiatore, anche perché le reazioni delle donne troppo chiuse sono talmente imprevedibili, che la pretesa di anticiparle con esattezza equivale quasi a fare sei al Superenalotto.

Cito, a tal proposito, un simpatico aneddoto personale, anche se nel caso specifico i sentimenti non avevano coinvolgimento alcuno. Circa un lustro addietro, qui al Loreto, un amico mi chiese se potevo prendermi cura, spiritualmente parlando, di una fanciulla assai introversa e, in sovrappiù, in piena crisi di autostima. Praticamente un caso umano. La poveretta soffriva, fra l'altro, anche della involontaria concorrenza che le facevano le altre fanciulle del Loreto, spesso destinatarie di complimenti galanti che lei forse non aveva mai ricevuto in vita sua.
L'amico mi disse: "Io vedo che con te parla e si trova a suo agio: ogni tanto falle qualche complimento, in modo che acquisti più sicurezza".
Ribattei: "Se io le faccio qualche complimento, quella chissà quale film si fa in testa e rischiamo di aggiungere ulteriori danni ad una devastazione già in atto. E poi tu sei molto più in confidenza di me: perché non glielo fai tu qualche complimento?"
Rispose: "Non avrebbe lo stesso valore: siamo come fratello e sorella e i complimenti di un fratello non valgono quanto quelli di uno esterno alla famiglia".
Replicai: "Per la verità, non è che vi sia molto di cui complimentarsi; comunque devo ammettere che ha un bel paio d'occhi e, non appena ci sarà la giusta occasione, e se sarò abbastanza ispirato, non mancherò certamente di dirglielo".

E così, da un punto di vista mentale, avevo subito predisposto il canovaccio da adottare nel momento in cui si sarebbe presentata la circostanza opportuna: io mi complimenterò per i suoi begli occhi, lei sicuramente arrossirà ma io ho già pronta la battuta per toglierla dall'imbarazzo, ecc.

E l'occasione si presentò un paio di mesi dopo, proprio la sera della vigilia di Natale, quando lei e l'amico di cui sopra avevano appena chiuso i locali della parrocchia.
Le chiesi: "Ancora qui a quest'ora?"
Rispose: "Qualcuno deve pur chiudere i locali".
Letteralmente folgorato da improvvisa ispirazione, le dissi: "Il servizio che svolgi per la parrocchia è veramente degno di ammirazione, almeno quanto i tuoi occhi".

Da parte sua non vi fu il rossore che avevo presuntuosamente previsto: iniziò, invece, a battere ripetutamente i piedi, come farebbe una bambina capricciosa di tre anni e non una donna vicina ai trenta; poi bofonchiò qualcosa del tipo "Ci mancava solo questo per finire la serata" e la mia sceneggiatura andò irrimediabilmente a farsi friggere. Con grande sconcerto dell'amico presente, che tentò, invano, di riprendere la situazione.

***

Noto che l'intervento è stato più lungo di quanto avessi previsto, e quindi, al fine di non appesantire ulteriormente il post, mi fermo qui. Comunico soltanto che domani, in concomitanza con il 1° Maggio, il blog resterà chiuso e le trasmissioni riprenderanno regolarmente giorno 2.
  

Etichette:

Qui l'asino non casca! di Felice Pautasso


CARO BENZINA

Per la benzina c’è tutto un cartello:
decidono sia il brutto quanto il bello.
Se il prezzo del barile sta salendo,
già dal distributore stai soffrendo;
ma quando il prezzo del barile cala,
nessun ribasso ancora si segnala.

Etichette:

venerdì 29 aprile 2011

Giochi sauri da tavolo


Etichette:

Qui l'asino non casca! di Felice Pautasso




ITALIANE CALIENTI

Un serio studio di sociologia
ha detto che nel mondo a darla via
son proprio le italiane, e il conto torna
a quelli appesantiti dalle corna.
E’ una notizia peggio di una bomba,
però beato quello che le t(sipario).

Etichette:

Convergenze animate



Etichette:

giovedì 28 aprile 2011

Cinematografia saura


La cinematografia nazionale sta gradualmente riscoprendo la necessità di discostarsi da temi troppo generalisti e oltremodo ripetitivi, per calarsi in storie prevalentemente intimiste e, pertanto, molto più vere. Anche le nuove produzioni saure, quindi, si adeguano a questo orientamento, per narrare vicende che siano davvero rappresentative della vita reale.

***

Sbarre Centrali, uno dei quartieri più grandi di Reggio Calabria, è sprofondato da anni in un letargo sociale dal quale non riesce più a ridestarsi: le attività, commerciali o ricreative che siano, languono; le parrocchie sono centri di aggregazione sempre meno partecipati, anche perché non hanno saputo rispondere efficacemente alla crescita esponenziale dei social network e delle altre realtà virtuali; ma, quel che è più tragico, quasi tutti i residenti non si identificano più con la zona in cui abitano, ignorando finanche chi siano i loro stessi vicini di casa e non concependo contatti interpersonali che abbiano uno scenario diverso dal centro cittadino. In poche parole, insomma, Sbarre Centrali si è trasformato in un quartiere dormitorio, con la grave conseguenza, in primo luogo, che tutte le belle ragazze che vi risiedono anagraficamente, diventano preda dei maschi dislocati in zone più nobili della città. Al fine di contenere quest’emorragia femminile, Giampiero e Michele istituiscono un servizio di sorveglianza finalizzato a dissuadere le belle ragazze di Sbarre Centrali dal cercare la loro realizzazione sentimentale in quartieri cittadini più quotati, coltivando, al contempo, la malcelata speranza di poterne trattenere una ciascuno e di poter vivere anch’essi la primavera dell’amore. Ma la loro ronda sarà un ulteriore incentivo alla muliebre fuga.

La Sauro's Entertainment presenta


Prossimamente al Cine-Teatro Loreto

Etichette:

Qui l'asino non casca! di Felice Pautasso



Attenti al telefono

Se parli per telefono parecchio,
sta’ attento che c’è sempre qualche orecchio
che ascolta tutto quello che tu dici
e lo spiattella dopo ai tuoi nemici:
tu speri che poi il danno si disperda,
ma intanto sei finito nella m(sipario) !

Etichette:

Convergenze animate



La piazza del Loreto si arricchisce di nuovi personaggi e, di conseguenza, di nuove convergenze animate (anche perché non è difficile trovare riscontri nell'arcipelago di Hanna & Barbera).

Etichette:

mercoledì 27 aprile 2011

Inghilterra 3



A Londra, in diversi negozi di abbigliamento femminile, sono stati strategicamente piazzati degli specchi magici che, tramite fraudolenti giochi di convessità, fanno apparire le donne più belle e slanciate. Qui al Loreto sono state subito chiuse le scommesse relative alla nazione dove la coppia di cui alla foto soprastante effettuerà il viaggio di nozze.

Etichette:

Inghilterra 2 - Convergenze artistiche



Un doveroso omaggio al fair play dialettico della signora Ornella


Il filmato soprastante, estrapolato da YouTube, è tratto da "Quantunque io"
(RAI, 1977)

Etichette:

Inghilterra 1



Un esperto di tematiche extraterrestri ha annunciato che all'imminente matrimonio del principe d'Inghilterra è prevista la presenza di un UFO.
Premesso che non sarebbe la prima volta, giacché qualche UFO era già stato avvistato - per esempio - in occasione della morte del penultimo pontefice e durante il giuramento di Obama, in noi si sta facendo largo un crescente sospetto: non è che Agostino (v. foto) deve fare un nuovo stage a Londra?

Etichette:

martedì 26 aprile 2011

Considerazioni post pasquali 3




Lo scorso 22 Aprile, proprio a ridosso delle festività pasquali, è stata celebrata la 41.a edizione de La giornata della Terra, cui hanno aderito i rappresentanti di tantissimi movimenti sociali e religiosi ma non gli educatori di Azione Cattolica del Loreto. Che, però, saranno sicuramente presenti in massa non appena verrà indetta la giornata dei terra terra.

Etichette:

Considerazioni post pasquali 2



L'uomo non è il prodotto casuale dell'evoluzione. Su questo concetto ha insistito il Papa nell'omelia tenuta durante la veglia pasquale a San Pietro: ''Se l'uomo fosse soltanto un tale prodotto casuale, allora la sua vita sarebbe priva di senso o addirittura un disturbo della natura".
E si tratta di una regola generale che, fino ad oggi, ha presentato una sola eccezione, che, purtroppo, è esclusivo appannaggio del Loreto (v. foto).

Etichette:

Considerazioni post-pasquali 1



Nella mattina di Giovedì Santo, durante la benedizione degli oli sacri, il Pontefice ha sottolineato a più riprese che Dio ci ha unto con il suo amore.
Reputiamo, però, che il fatto di essere unti non giustifichi l’attuale tendenza degli scout del Loreto di mandarsi reciprocamente a farsi friggere.

Etichette:

domenica 24 aprile 2011

Auguri



Proponiamo, di seguito, la consueta poesia saura di Pasqua, che quest'anno risente - e si avverte subito - dell'attuale crisi mistica del suo autore, sempre più lontano, ormai, da un'accettabile condizione mentale. 

Questa Santa Settimana
sta giungendo al clou finale,
con il Cristo che allontana
la sua pietra sepolcrale

e risorge a nuova vita,
perché il popolo capisca
che giammai l’alma è finita
pur se il corpo un dì marcisca.

Ascoltiamo ognor la voce
di chi scelse, in verità,
il supplizio della Croce
a ogni umana vanità:

forse non arriveremo
(non ne abbiam capacità)
a quel sacrificio estremo,
ma vivremo in civiltà.

P.S. - Visto il periodo di festa e la conseguente diminuzione di contatti, ci risentiamo fra due giorni. Auguri a tutti, ma proprio a tutti (v. video seguente estratto da YouTube).


Etichette:

Top pudency



Neanche la Santa Pasqua riesce ad arginare il costante flusso delle notizie vergognose!
Ecco, di seguito, la nostra personale classifica relativa alla settimana dal 17/04 al 23/04.


Sesto posto

Nel corso della trasmissione A Sua immagine, andata in onda su Rai Uno nella giornata di Venerdì Santo, il Papa, rispondendo ai dubbi di una fedele che vive una grave situazione familiare, ha detto che l’anima di una persona in coma è come una chitarra con le corde spezzate. La sensazione è che certe domande possano mettere alle corde pure il Papa.
 
Quinto posto

Nel tentativo di risollevare l'audience de L'Isola dei Famosi, gli autori della trasmissione hanno pensato di farvi sbarcare - dopo Simona Ventura - anche Alba Parietti. Che adesso si è veramente ridotta all'ultima spiaggia.

Quarto posto

Un recente (e costoso) studio dell'Università di Maastricht ha reso noto che la felicità crolla intorno ai trent'anni e risale verso i cinquanta, ossia dopo un buon ventennio. Dell'era sfascista.

Terzo posto

Fedele Confalonieri, il presidente di Mediaset, si scaglia contro Internet, evidenziando che se non si riuscirà a regolamentare la rete, sarà la fine degli show di qualità. Considerazione che, d'altra parte, egli esprime in veste di patrocinatore di show di qualità come Il Grande Fratello e Amici.

Secondo posto

Il professor Colin Humphreys, dell'Università di Cambridge, dopo la conclusione di una ricerca che si è protratta per anni, ha reso noto che l'ultima cena di Gesù non ha avuto luogo Giovedì ma Mercoledì, precisando che i dati in suo possesso sono talmente inoppugnabili che desta una certa meraviglia il fatto che la Chiesa non voglia adeguare il suo calendario religioso a cotanta scoperta. Perché, insomma, la Chiesa si ostina a celebrare l'ultima cena il Giovedì anziché il Mercoledì? Ipotizziamo: per non sovrapporsi ad eventuali partite di Champions League?

Primo posto

Proseguono senza soste gli scandali legati ai falsi invalidi: a Caserta, per esempio, è stato scoperto che un tizio, che percepiva la pensione come cieco assoluto, guidava regolarmente l'automobile. E, probabilmente, non pagava neppure il bollo.

Etichette:

Qui l'asino non casca! di Felice Pautasso



Tutta colpa di Eva!

Per colpa di una mela il Buon Creatore
ci ha condannati a viver col sudore
e il giorno lo passiamo faticando
per procurarci il cibo fino a quando
il diavolo, fingendosi un banchiere,
ci prenderà di nuovo pel sedere!


Etichette:

sabato 23 aprile 2011

Convergenze animate (revival)

Etichette:

Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che ci accade a nostra insaputa o meno



Anche qui al Loreto, in occasione della Settimana Santa, si sono tenuti i consueti riti religiosi (Via Crucis di quartiere, la messa del Giovedì con la lavanda dei piedi, il bacio della Croce, ecc.), cui hanno aderito numerosissimi fedeli che poi si guarderanno bene dal farsi rivedere in parrocchia fino al prossimo Natale (il parroco li definiva, forse fin troppo bonariamente, i pasqualini e i natalini).
Intendiamoci: non è che la stragrande maggioranza di loro sia peggiore di chi milita attivamente nell’associazionismo cattolico e poi è pronto a svendere se stesso e il proprio credo per molto meno di trenta denari, ma negli ultimi anni ho sviluppato una tale insofferenza fisica nei riguardi di entrambe le categorie che, ogni qualvolta giungono le festività pasquali, vado alla costante ricerca di alibi che possano giustificare la mia mancata partecipazione alle cerimonie sopracitate e, soprattutto, il conseguente personale mescolio con gente poco gradita.
Giovedì, per esempio, mi sono trattenuto al lavoro fino alle ore diciotto, il che costituiva una valida (più o meno) scusante per assentarmi dalla messa che aveva inizio allo stesso orario, mentre ieri pomeriggio ho avuto l’occasione – che sospiravo da mesi! - di fare una passeggiata sul Corso Garibaldi con una signorina di straordinaria bellezza (provate, se vi riesce, a immaginare una versione migliorativa della conduttrice televisiva Elisa Isoardi e capirete che sto parlando di una magnificenza assolutamente limitrofa alla divinità olimpica). 
Premesso che la vicenda è destinata (purtroppo) a sviluppi assolutamente platonici (la signorina è felicemente [dice lei] impegnata), garantisco che il solo camminare accanto a siffatto splendore mi ha donato inebriamenti e sensazioni davvero difficili da trasporre in un linguaggio avulso da farneticazioni. Senza parlare, poi, degli sguardi d'invidia lanciatimi da tanti passanti e che diventavano - un po' infantilmente, lo ammetto - ulteriore motivo di compiacimento. 
Comunque in ogni evento della vita c’è un rovescio della medaglia e anche questa circostanza, ovviamente, non ha fatto eccezioni: la signorina ha un’intensa attività sociale e vanta tantissime conoscenze, specialmente nell’elite cittadina, e questo ha comportato che, ogni dieci metri circa, ella si fermasse per salutare qualche amico o amica di tutto riguardo, per cui la passeggiata si è svolta a tappe. Anzi in tantissime tappe. Molto più numerose, in fin dei conti, delle quattordici stazioni previste dalla Via Crucis tradizionale.
***
 
Più volte mi sono chiesto se l’educazione che hanno cercato di darci i genitori, abbia infine avuto una sua utile ricaduta. L’impressione epidermica è che, purtroppo, essere educati non serva a nulla e rischi, anzi, di allontanarci irrimediabilmente dalla vita pubblica, sempre più ignorante e volgare. Tale trend è forse irreversibile, tanto che sembra pura utopia il solo pensiero di poter impostare un qualsiasi confronto rapportandosi ad un minimo livello di civiltà.
Domenica scorsa, per esempio, mi trovavo presso il teatro del Loreto, dove ho assistito ad una commedia in vernacolo in cui, a un certo punto, il personaggio principale si produceva in un’esclamazione abbastanza volgare, peraltro ampiamente giustificata dal contesto della vicenda.
Nella mia stessa fila, a un paio di sedili di distanza, c’era un bimbo di non più di tre anni, che ha subito dimostrato notevole confidenza con quel turpiloquio, ripetendo più volte la stessa espressione, e lamentandosi, anzi, perché l’attore non si lasciava andare ad altre invettive parimenti scurrili. Indi ha dato ampia dimostrazione della sua familiarità con la materia, esponendo uno sterminato campionario verbale di parole e/o imprecazioni poco commendevoli. Il tutto sotto lo sguardo benevolo e compiaciuto della nonna, della mamma e di alcune giovani zie. E non appena uno spettatore ha chiesto di far cessare l’imbarazzante fuori programma, una delle suddette giovani zie lo ha invitato a farsi i fatti propri (anche se, per la verità, non ha detto “fatti”, ma ha utilizzato il sinonimo più triviale di tale termine). Lo spettatore, assolutamente sconcertato, ha incrociato il mio sguardo, quasi invocando, con una smorfia del viso, qualche parola di solidarietà. Sono riuscito soltanto a dirgli: “Berlusconi ce lo meritiamo”. E lui, rassegnato, ha chinato il capo in segno di assenso.

Etichette:

Qui l'asino non casca! di Felice Pautasso



Uova di struzzo

Per quindici persone basta un uovo,
però di struzzo, io, dove lo trovo?
E mi fa pena quella gallinella
che ogni giorno un uovo mi scodella:
se essa fosse grande come un mulo,
in proporzione avrebbe pure il c(sipario)!

Etichette:

venerdì 22 aprile 2011

Giochi da tavolo sauri


Ecco il solo gioco che vi consentirà di vivere una politica economica improntata ai più rigorosi dettami sauri, dove chi imbroglia sugli appalti finisce veramente in prigione ("e che gli serva da lezione")!

Regalatevi e regalate serate sempre diverse con i giochi sauri!



Etichette:

Convergenze animate



Etichette:

Qui l'asino non casca! di Felice Pautasso



Tempi di crisi

Son diventato un po’ cogitabondo
per questa crisi che attanaglia il mondo:
i governanti non sanno più che fare,
le spese occorre subito tagliare,
e noi stiamo piangendo in questa valle
temendo che ci taglino le pal..pebre!

Etichette:

giovedì 21 aprile 2011

Reality sauro - Verso il matrimonio di Roberto



Da uno studio della Kent State University, è emerso che perdere peso favorisce memoria e attenzione. E la signorina Anna continua a sperare che Roberto si ricordi di sposarla.

Etichette:

Convergenze animate

Etichette:

Beneficenza



Dopo aver vinto 25.000 sterline (pari ad oltre 28.000 €) in un casinò di Manchester, il noto calciatore Mario Balotelli (v. foto) ha omaggiato di ben 1.000 € uno fra i tanti senzatetto della città.
Reputiamo che, più che di un atto di generosità, si sia trattato di uno slancio dovuto al momento di euforia: qui al Loreto, per esempio, non avrebbe avuto esitazioni a donare la stessa cifra a una fra le tante senza tette della piazza.

Etichette:

mercoledì 20 aprile 2011

Sauroleaks


Ci sono verità che la coscienza non consente più di tenere nascoste: la nuova rubrica Sauroleaks le rende patrimonio comune dell'umanità.



La scorsa sera Vincenzo (v. foto soprastante) ha confidato a diversi amici qual è il sogno più ricorrente nel suo vasto immaginario erotico: una donna che impreziosisca i preliminari producendosi in un balletto analogo a quello che Kim Basinger eseguì in Nove settimane e mezzo.
Ovviamente, non crediamo che tale donna possa coincidere con la sua consorte: a parte il fatto che - senza volerle mancare di rispetto – una sua esibizione danzante rappresenterebbe uno degli esiti più avvilenti nella storia mondiale della coreografia, bisogna anche tener conto che nel film sopra citato ballava soltanto Kim Basinger; nel caso della moglie di Vincenzo, invece, ballerebbero anche il pavimento, i lampadari e qualunque altro suppellettile della camera matrimoniale.

Etichette:

Reality sauro - Verso il matrimonio di Roberto



Il video soprastante è stato estratto da YouTube

Etichette: ,

Convergenze animate

Etichette:

martedì 19 aprile 2011

Brain Forum


Nei giorni scorsi è stato presentato al Brain Forum lo studio sull'attivazione delle emozioni fra neuroni. La ricerca dimostra che la continua sinergia tra neuroni è alla base dell'amore romantico, di quello amicale e di quello materno. Ne consegue che alla base dell'amore per certe educatrici di Azione Cattolica del Loreto, c'è, invece, la totale assenza di neuroni.

Etichette:

Ultra HD (col filmato) e divergenze artistiche (con la colonna sonora del filmato)


Nei giorni scorsi qualcuno ha pensato di individuare in Giampiero (v. foto) l'ideale tedoforo del Loreto, ossia colui che trasmetterà la fiaccola della speranza e del patrimonio spirituale della parrocchia alle generazioni a venire. A tal riguardo, abbiamo ritenuto opportuno fare una verifica con l'Ultra HD, l'esclusiva tecnologia saura che ci anticipa il futuro tramite i filmati estratti da YouTube, per cui cliccando sul video che segue e sostituendo Giampiero a Raimondo Vianello, potrete appurare quanto sia azzeccato il pronostico in premessa. E' curioso, inoltre, come la colonna sonora del filmato strida fortemente con la considerazione generale che il pubblico femminile ha del buon Giampiero...



Il filmato soprastante era la sigla finale di "Sai che ti dico" (RAI, 1972)

Etichette: ,

Mele


In occasione dell'omelia tenuta nella scorsa Domenica delle Palme, il Papa ha evidenziato che Cristo ci solleva all'altezza di Dio, mentre una forza di gravità ci tira verso il basso e il male. In ogni caso, non riuscirà mai a convincerci che la mela di Newton ha fatto più danni della mela di Eva.

Etichette:

lunedì 18 aprile 2011

Feste



Ieri sera al Loreto è stata organizzata una festa a sorpresa (anche se, a istinto, ci è sembrato che di sorprendente ci fosse ben poco) per la signora Ornella (v. foto), al fine di fare onore alla sua recente nomina a presidente dell’Azione Cattolica diocesana.
Fortunatamente, la concomitanza con pregressi impegni teatrali (come spettatori, beninteso) ci ha consentito di sottrarci all’inevitabile invito e alla conseguente convivialità con personaggi che – sia detto senza astio alcuno – non riusciamo proprio a digerire.
E, tuttavia, le strane sensazioni percepite in occasione di questo rinfresco, hanno trovato il loro sfogo in un’indegna quanto satirica verseggiatura (composta nell’intervallo fra il primo e il secondo atto della rappresentazione teatrale) che ben volentieri avremmo proposto all’attenzione della festeggiata e del legittimo consorte, e non è per nulla detto che non provvederemo in merito.

Cosa può dirsi d’Ornella
che non sia trito e ritrito?
Si potrebbe dir ch’è bella,
ma ci pensa già il marito;
si può dir ch’Iddio le ha dato
un energico cervello,
ma l’ha già ufficializzato
l’arcivescovo Mondello,
che l’ha appena designata
al timone diocesano
in quest’epoca assai ingrata
con il dogma cristiano.
Ma se ella è illuminata
condurrà questa missione
come fosse una crociata
di Goffredo di Buglione.
E se l’illuminazione
le dovesse un dì mancare,
l’allacciamo ad un lampione
e riprende a lampeggiare.

Etichette: