sabato 31 dicembre 2011

Buon anno



Scorre il tempo coi suoi flussi,
che - si sa - sono periodici
e noi fra miserie e lussi
siamo già al 2012!

L'incertezza capillare
non ci pratica gli sconti
e potremmo naufragare
anche col governo Monti;

e potrebbe pure darsi
che a Dicembre si scompaia,
se dovessero avverarsi
certe profezie dei Maya!

Ma nel libro della vita
tutti quanti siam precari,
scritti in punta di matita
sopra fatui calendari:

tanto vale che la gente
si dimostri più magnanima,
così almeno - niente niente -
si potrà salvare l'anima!

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Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che ci accade a nostra insaputa o meno



Natale è passato


L'ultimo Natale si è già eclissato e, almeno qui al Loreto, i suoi benefici effluvi di fratellanza universale sono viepiù evaporati, mentre acquistano progressiva concretezza i rigidi criteri selettivi che designeranno il materiale umano ritenuto meritevole di compartecipare a qualche veglione di Capodanno. Che cosa rimembrerà, dunque, il Loreto, della Santa ricorrenza testé trascorsa? Probabilmente soltanto la messa di mezzanotte, ove - in qualche circostanza - le cavernose performance canore di Giampiero ed Enrico sono riuscite ad evocare, più che il Natale del Signore, la Sua prematura deposizione sepolcrale; e, sempre con riferimento alla stessa liturgia, sarà plausibilmente ricordato anche l'incipit della prima lettura (tratta dal libro del profeta Isaia) affidata alla voce di una saura cinofila del luogo: "Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce". Che, letto da una tizia che vaga nella più profonda oscurità comunicativa fin dall'infanzia, non ha mancato di suscitare un po' di ilarità nell'assemblea.


Le proteste degli utenti e i nostri errori

Gli esperti di blog ritengono che non sia del tutto corretto esercitare un'eccessiva discrezione nella moderazione dei commenti. Secondo loro, pur considerando che il proprietario di un blog è responsabile di quanto pubblica, sarebbe opportuno dare riscontro a tutti gli interventi - magari depurandoli dalle trivialità e dalle cattiverie gratuite tipiche di chi si nasconde dietro l'anonimato - escludendo soltanto quelli che non entrano nel merito delle opinioni e non si prestano, pertanto, a riflessioni interessanti: sottrarsi al confronto, alla lunga, può ritorcersi contro il gestore del blog, giacché, come ha fatto rilevare di recente Andrea Scanzi, uno dei nostri blogger più bravi, la Rete ha generato il bizzarro cortocircuito per cui, se ricevi un insulto sul tuo blog o, addirittura, nella bacheca su Facebook e lo rimuovi, passi per censurante e l'accusa, a quel punto, è sempre la solita: "Criticate tanto Berlusconi, ma poi fate lo stesso". 

In verità, sia pure in forma non completamente pedissequa, si tratta di una politica che, in qualche circostanza, abbiamo adottato anche noi, giusto per difenderci da accuse specifiche, ma senza concedere agli estensori anonimi l'onore (o presunto tale) della pubblicazione; adesso, quando ritenuto opportuno, la adotteremo in questa rubrica del Sabato, anche se non siamo pienamente convinti della bontà dell'operazione, condizionati, probabilmente, da quanto diceva Platone circa i vantaggi dell'anonimato: qualsiasi onestuomo dotato del potere dell'invisibilità diventerebbe un ladro, proprio perché difficilmente potrebbe essere scoperto.

Ciò premesso, diamo (non sappiamo quanto meritatamente) spazio all'utente Rosaspina (a tutt'oggi ignoriamo chi si nasconda dietro questo nickname), per ribattere alle sue proteste, riferite ai post "Il Sabato sauro del villaggio" del 24/12 u.s. e "Rimpatriate" del 28/12 u.s.

Ella ci accusa, nell'ordine:

1) di non saper fare di conto, avendo noi attribuito ad una signorina del luogo una decorrenza di fidanzamento errata, giacché costei, alla fine dello scorso Dicembre, vantava già sei mesi di legame sentimentale;

2) di rosicare per non essere stati invitati alla rimpatriata cui tale soggetto ha brillantemente partecipato;

3) di aver causato, a furia di battere sempre sugli stessi tasti, un invecchiamento precoce del blog.


Rispondiamo con altrettanto ordine:

1) ammettiamo il nostro errore cronologico, che comunque - sostanzialmente - non cambia i termini della vicenda esistenziale del soggetto femminile di cui trattasi;


2) smentiamo di essere risentiti per il mancato invito alla reunion sopracitata: non ci attendevamo alcuna convocazione, né la stessa - qualora fosse arrivata - avrebbe costituito per noi particolare motivo di gratificazione;
prendiamo tranquillamente atto, invece, della brillante partecipazione della signorina cui si fa riferimento, anche se - personalmente - ci sembra che questo goliardico scintillio strida alquanto con certe sue fisime sociali. A meno che - per limitarci ad un solo esempio - non si voglia ravvisare un miglioramento nel fatto che costei prima guardava le sue giovani coetanee, che avevano avuto la gioia di diventare mamme, con occhi densi di perfida invidia, mentre adesso le osserva con curiosità interessata, perché, in prospettiva, potrebbe diventare anch'ella genitrice. Insomma, non ci sembra che sussistano credibili presupposti per ammantare di brillantezza la semplice partecipazione ad un convivio.


3) quanto al blog che viene reputato precocemente invecchiato, quale occasione migliore dell'ultimo giorno dell'anno per disfarsi - sia pure virtualmente - di quanto si ritiene superfluo? Lo facciamo anche noi!


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Convergenze artistiche



In chiusura d'anno, è d'obbligo un post per omaggiare le colonne portanti del blog, ossia i due compari ritratti nella foto, i quali, di fatto, sono stati i massimi ispiratori di quei contenuti (tragedie in due battute, sogni sauri proibiti, ecc.) che hanno consentito a questo piccolo sito di affrancarsi dalla sua dimensione rionale per proiettarsi verso prospettive decisamente più ampie. Riteniamo che il video che segue (estratto da YouTube) sia quello che meglio renda l'idea della loro importanza strategica ai fini della mission del blog medesimo.


Il video soprastante è stato estratto da YouTube

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venerdì 30 dicembre 2011

Palinsesti televisivi sauri


Il botto di fine anno che tanti lettori aspettavano!
Ecco, in esclusiva assoluta sulla TV saura, un nuovo episodio di


Trama

Come si sa, spesso le parrocchie sono l’ultimo punto di approdo per quei soggetti che non riescono a trovare una loro precisa collocazione sociale. E il parroco Don Giampiero è particolarmente sensibile a questa tematica, essendo stato anch’egli, anteriormente all’ordinazione sacerdotale (e probabilmente anche dopo), un caso umano molto complesso. V’è da considerare, tuttavia, che molti di questi individui disadattati fanno spesso leva sulle loro difficoltà per impietosire il prossimo e vivere di qualsiasi benefit possa ad essi derivare dall’essere costantemente compianti. Don Giampiero, invece, è pronto ad aiutarli soltanto nel caso in cui essi accettino di assumersi determinate responsabilità, sia nei loro stessi confronti che nei riguardi della comunità parrocchiale presso cui si svolge buona parte della loro quotidianità. E così, previa riflessiva consultazione con l’arguto viceparroco Don Enrico (foto sotto a sinistra), Don Giampiero prende a cuore il caso di Peppinello (foto sotto a destra) e, nell’imminenza della Santa Pasqua, gli attribuisce le funzioni di sacrestano della parrocchia con contratto di cottimo fiduciario. 


La gestione di Peppinello, però, non sarà facile, giacché le lacune culturali che lo separano dal parrocchiano medio si riveleranno pressoché incolmabili e daranno luogo a tragici equivoci. Durante la messa del Sabato Santo, infatti, essendo la chiesa gremita in ogni ordine di posto, Don Giampiero invita Peppinello a lanciare un monito alla rumorosa assemblea affinché stia più composta: Peppinello, però, anziché un monito, lancia un monitor che colpisce in testa Suor Marcellina (v. foto sottostante) determinandone l’immediato ricovero ospedaliero.


Durante il pranzo pasquale, invece, Don Giampiero invita Peppinello a mettere l’abbacchio dentro il forno, ma il povero sacrestano, che ignora la locuzione alimentare con cui suole indicarsi il tenero agnellino da destinare alla cottura, crede che il parroco si riferisca ad una persona abbacchiata, sicché preleva di forza  Don Enrico e lo inforna senza scrupolo alcuno.
Sarà complicato, per Don Giampiero, venire a capo dell’incresciosa situazione.

In esclusiva solo sulla TV Saura


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Convergenze artistiche



Anche durante questo periodo festivo non manca qualche anonimo contestatore: uno, in particolare, rimprovera al proprietario del blog di essere pervicacemente ancorato su un sostrato ironico troppo vecchio, degno - al massimo - della televisione ai tempi del bianco e nero. Personalmente, lo riteniamo il miglior complimento ricevuto finora.


Il video soprastante è stato estratto da YouTube 

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giovedì 29 dicembre 2011

Natale al cinema


Un'ulteriore risposta della Sauro's Entertainment ai cinepanettoni dei fratelli Vanzina, con il lancio di una nuova coppia destinata a lasciare un segno nella storia della cinematografia italiana!


Trama

Agostino (a sinistra nella fotsopra) e Salvatore (a destra nella stessa foto) decidono di trascorrere il Capodanno a Milano, nella speranza che la spregiudicatezza delle ragazze metropolitane possa  fornire congruo riscontro a certe loro istanze ormonali. Ma l'eccessiva disinibizione delle fanciulle locali sortirà l'effetto opposto, frenando totalmente le aspirazioni erotiche dei due sodali.

Dopo


La Sauro's Entertainment presenta:


Prossimamente alla Multisala Saura Loreto

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Punizioni trasversali



A Pechino i figli pagheranno le colpe dei padri: le autorità del distretto di Haidian, infatti, hanno annunciato che le irregolarità dei genitori in materia di codice della strada, in particolare riguardo i parcheggi, incideranno sulle pagelle della prole. Se la stessa legge venisse applicata in quel di Reggio Calabria, agli eventuali figli di certe educatrici ed ex educatrici di Azione Cattolica del Loreto sarebbe negata addirittura l'iscrizione a scuola.

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mercoledì 28 dicembre 2011

Convergenze artistiche di fine anno



Esistono una fine e un inizio d'anno anche per gli agnostici del Loreto (il cui leader incontrastato rimane il soggetto ritratto nella foto soprastante) e quello che segue (estratto, come sempre, da YouTube) potrebbe essere il loro inno ufficiale: si tratta di un pezzo, non notissimo, di Roberto Vecchioni dal titolo L'anno che è venuto (via dalla pazza folla).


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Rimpatriate



Forse, a decorrere da domani, le serate del Loreto saranno un po' meno nevrotiche, giacché negli ultimi tempi sono state fortemente condizionate dall'organizzazione di una rimpatriata che si terrà alle h 21,00 di oggi e che, a giudicare dalla meticolosità della programmazione, ha comportato un dispendio di energie di gran lunga superiore a quello che i maggiori cervelli (o presunti tali) del Paese hanno devoluto alla stesura del decreto Salvaitalia (anch'esso abbastanza presunto). 
Consumato, pertanto, codesto nostalgico raduno, dovremmo essere in grado di riprendere le nostre consuete partitelle serali al calcio balilla, senza il pericolo che uno dei giocatori (vedi esempio nella foto soprastante) abbandoni repentinamente l'incontro per la definizione di qualche cruciale dettaglio pertinente alla buona riuscita della reunion. Quanto a quest'ultima, speriamo che possa rivelarsi una seduta allegra, sebbene la presenza di una saura cinofila della zona faccia orientare decisamente il pronostico verso una seduta spiritica.
Resta, comunque, un interrogativo di fondo: questi revival sono un linimento alla nostalgia delle persone, con molte delle quali i contatti si sono talmente diradati da lambire l'oblio, o, piuttosto, dietro la presenza fisica di quelle stesse persone, si nasconde la personale necessità di avere una conferma che il nostro passato è stato realmente vissuto?


Il video soprastante è stato estratto da YouTube

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Convergenze artistiche?



Spieghiamo subito il perché del punto interrogativo nel titolo: se la memoria non ci tradisce, Goethe (o, comunque, qualcuno di pari spessore) sosteneva che è bene non mettere nessuno al corrente delle proprie intenzioni, se si vuole che queste ultime abbiano una minima probabilità di concretizzarsi.
E, invece, il buon Giampiero (v. foto soprastante) rende noto urbi et orbi (compresi orbi minorenni che hanno meno della metà dei suoi anni) che da oggi sarà per due giorni a Napoli al fine di conoscere personalmente una fanciulla agganciata tramite web e verificare se questa storia, sino al momento assolutamente platonica, possa avere un suo prosieguo fisico.
Che dire? Speriamo che la situazione si evolva come da video sottostante (estratto da YouTube) e che il punto interrogativo diventi esclamativo!


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martedì 27 dicembre 2011

Tempo



La vita moderna è talmente frenetica da averci fatto perdere completamente la cognizione del tempo: secondo una recente ricerca, per esempio, 5 minuti di fila alla cassa del supermercato sono mediamente intesi come 12. Nel caso della signora Delia (v. foto), il dramma della percezione del tempo si amplifica notevolmente: infatti, ai fini della pax coniugale, le conviene intendere che certe prestazioni del marito, stimabili intorno ai 5 secondi (per eccesso), durino 12 minuti.

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Convergenze artistiche di fine anno



L'anno nuovo è sempre più vicino e il minimo che possiamo augurare a tutti i lettori è quello di non viverlo con lo stesso spirito di Marco (v. foto sopra).



Il video soprastante è stato estratto da YouTube

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Natale al cinema



Trama

Michele (v. foto soprastante) prende finalmente coscienza che un essere gretto suo pari non potrà mai ambire all’amore di qualsivoglia donna, ma può comunque legittimamente aspirare all’unione con un soggetto di sesso femminile che punti esclusivamente al matrimonio d’interesse. L’abietto Michele, pertanto, riuscendo a darsi il coraggio che non gli era mai riuscito di infondersi negli anni precedenti, svuota il suo materasso di tutte le valute in Euro ivi contenute, per mettere il proprio cospicuo capitale a completa disposizione di colei che acconsentirà ad essere sua moglie.

Dopo


La Sauro's Entertainment presenta


Prossimamente alla Multisala Saura Loreto

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lunedì 26 dicembre 2011

Sogni sauri proibiti - Micaela Ramazzotti



Fine anno ormai si appressa
col suo strascico di botti,
mentre la mia mente è oppressa
da Micaela Ramazzotti!
Ma tutti quanti siete edotti
(e neanch’io ne sono ignaro)
che, riguardo i Ramazzotti,
posso ambir solo all’amaro!




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Tristezze natalizie



In questi giorni di festa si sta registrando il solito fisiologico calo di contatti e pertanto, per la giornata odierna, posteremo un po' quel che ci pare senza stare a preoccuparci troppo dell'indice di gradimento

Quale dazio da pagare alle appena trascorse festività natalizie, anche il sottoscritto ha dovuto fatalmente timbrare il cartellino presso un grosso centro commerciale e sacrificare parte dello stipendio agli inevitabili acquisti che la ricorrenza richiede. E, in verità, ci ha parecchio intristito vedere un paio di giovani laureati di nostra conoscenza che - per racimolare un minimo di onorario - si sono adattati a fare i Babbi Natale: non che ci sia nulla di male, per carità, ma in una società correttamente evoluta questi ruoli dovrebbero essere ricoperti dagli studentelli che intendono sbarcare il lunario per comprarsi l'ipod e non da soggetti che, già da tempo, avrebbero meritato di essere inseriti nel mondo del lavoro. Il mesto scenario ci ha riportato alla mente una recente produzione paramusicale di Max Paiella, Marco Presta e Antonello Dose (le fertili menti de Il ruggito del coniglio), che trascriviamo qui di seguito.

Il Babbo Natale del centro commerciale

Un buongiorno interinale:
sono il Babbo Natale
del centro commerciale;
dentro il costume un po' rovinato
ci sta un povero disoccupato
con la barba storta e i baffi spostati
in mezzo agli addobbi illuminati.
Sognavo una bella professione:
ora mi guardo e mi viene il magone!
E' un mestiere molto amaro:
di peggio c'è solo quello dello zampognaro
che si guadagna la minestra
coi soldi lanciati dalla finestra!
E io invece - triste destino -
mi trovo in braccio un ragazzino
e lì cominciano le magagne:
lui me guarda e se mette a piagne'!

Un buongiorno interinale:
sono il Babbo Natale
del centro commerciale;
la cosa più triste che ci sia
è il mio centodieci in ingegneria:
mi sento un po' cretino
a guidare sto slittino!
Era meglio fare il padroncino...

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domenica 25 dicembre 2011

Top pudency



Neanche il clou del periodo natalizio ci risparmia la top pudency, ossia la classifica saura delle notizie più vergognose della settimana che va dal 18/12 alle h 11,30 del 24/12 u.s. (nel resto di quest'ultima giornata, così come avviene per la maggior parte degli altri lettori, ci sono ben precisi obblighi cui ottemperare).

6) Il Papa ha firmato il decreto con cui sarà proclamata la prima santa appartenente agli Indiani d'America: si tratta di Caterina Tekakwitha (1656 -1680), una vera e propria pellerossa. Durante la celebrazione, anziché far esprimere il segno di pace con la classica stretta di mano, lo stesso Papa potrebbe invitare l'assemblea a fumare il calumet.   

5) Vacanze di Natale, l'ultimo cinepattone dei fratelli Vanzina, sta sprofondando al botteghino. E non poteva essere diversamente, trattandosi di una comicità davvero pesante. 

4) Fiocco rosa per la ben nota Ruby Rubacuori, che ha partorito una bambina. Ma dove? In alcune interviste il papà dichiara che la neonata è venuta alla luce a Genova; in altre dichiara che il parto è avvenuto a Milano. Nelle prossime interviste dichiarerà che forse il padre è lui.

3) Dopo venticinque anni, alla fine i medici le hanno creduto e le hanno fatto una radiografia: una 76enne aveva nella pancia una penna incidentalmente ingoiata nel 1980, mentre cercava di controllare le tonsille. Ma la cosa più strana è che quella penna, tenuta nello stomaco per un quarto di secolo, ancora scriveva. L'anomalo avvenimento mette seriamente in dubbio la diffusa convinzione che ne uccida più la penna che la spada.

2) La sanità italiana lancia l'allarme: almeno un terzo degli italiani nasce con parto cesareo. Logica conseguenza di un momento storico in cui si fanno tagli dappertutto.

1) Reality show o reality choc? In Olanda i due conduttori di una trasmissione televisiva hanno mangiato un pezzo della loro stessa carne, che un chirurgo ha appositamente prelevato dalla pancia dell'uno e dal sedere dell'altro. I neofiti dell'autocannibalismo hanno dichiarato che la carne umana non è male. D'altra parte, se chi li guarda si è già bevuto il cervello...

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sabato 24 dicembre 2011

Buon Natale 2011



Poiché il flusso temporale
giammai cessa il suo decorso,
oramai siamo a Natale
proprio come l’anno scorso:
ci son luminosi abeti
che ravvivano le strade
con bagliori inconsueti
e dalle alternanze brade;
vedi girar Babbi Natali
e non mancano befane
che purtroppo sono tali
anche le altre settimane;
c’è chi sgrava la coscienza
con formale confessione,
e poi prosegue l’esistenza
a colpi d’autoassoluzione;
di auguri c’è uno stillicidio,
ma i sorrisi più fittizi
non danno poi tanto fastidio
nei contesti natalizi,
sicché il dubbio ognor fatale
ci ritorna nella mente:
ma perché il Santo Natale
dura un giorno solamente?

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Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che ci accade a nostra insaputa o meno



Rimpatriate natalizie

Ormai anche questo Natale è alle porte e ciascuno di noi - in base all'umore e al proprio soggettivo sentire - si appresta all'avvenimento nel modo che ritiene più adeguato. Personalmente, ho già preparato la mia consueta verseggiatura natalizia (ne potrete prendere visione due post più su) di cui farò omaggio (con aggiunta di effimero cadeau per le sole fanciulle) ad amici e conoscenti (del Loreto e non) che, generalmente, non sono soliti seguire il blog: da diversi anni, infatti, contravvenendo agli istinti misantropi suscitati dal tessuto connettivo di questa città, mi sono convertito ad auguri quasi ecumenici, nella speranza (spesso fallace, purtroppo) che una minima attenzione verso il prossimo possa essere la base per la costruzione di rapporti sociali quantomeno civili (l'amicizia è un'altra cosa). 
Qualcuno (forse) si chiederà: perché quasi ecumenici? Perché non mi riuscirà proprio di formulare qualsivoglia augurio (anche se questo non coincide assolutamente con l'auspicare il male altrui) a quei soggetti che, più o meno unanimemente, sono ritenuti dei poveracci per i quali non esiste elemosina (altrimenti tanti di noi, per un minimo senso di carità cristiana, gliela farebbero pure). 
Come potrei riuscire, per esempio, ad augurare il buon Natale a quel surrogato di femminilità locale che un paio di sere addietro - mentre mi sbirciava con sguardo poco rassicurante - profetizzava ad un suo interlocutore, con tono piuttosto riottoso anzichenò, che a margine della messa di mezzanotte seguiranno abitudinari siparietti probabilmente corredati da lasciti assolutamente trascurabili? 
Mi sa che si riferiva proprio ai miei omaggi rimati, che, tuttavia, al di là di quella che può esserne la rilevanza, sono sicuramente lasciti molto meno dannosi rispetto a quelli che il suo cane è solito depositare lungo le strade del quartiere, con gli immaginabili disagi che ne derivano ai residenti. 
Ho trovato particolarmente curioso, peraltro, il prodigarsi di codesto soggetto pseudofemminile in favore di un'iniziativa che, sino allo scorso anno, tentava di rifuggire con la stessa cautela che ci porta a mantenere una minima distanza di sicurezza da chiunque possa contagiarci con una fastidiosa malattia esantematica: si allude, in pratica, alla classica rimpatriata mangereccia che, nel periodo compreso fra Natale e Capodanno, vede ritrovarsi intorno ad una tavola imbandita quei personaggi (maschi e femmine) che calcarono il sagrato del Loreto in epoche abbastanza recenti, prima che la ruota della vita conducesse molti di loro verso altre destinazioni. Perché tutto questo fervore? La nostra personale idea è che costei, rispetto alle altre commensali, sino allo scorso Natale non avesse alcun amore di cui parlare con cognizione di causa: senza troppi sforzi di immaginazione, ci sembra quasi di vedere l'espressione del suo viso, con gli occhi progressivamente trasfigurati in inquietanti fessure, mentre le (più o meno) coetanee parlavano - per esempio - di tenerezze in automobile e la poveretta, per consolarsi, magari si aggrappava a quanto cantò Zarrillo in Una rosa blu ("l'amore in macchina no: non c'è magia"); oppure il discorso virava sulla pillola del giorno dopo e la malcapitata non aveva motivo di intervenire perché il giorno prima non le era successo assolutamente nulla (anzi non le era successo nulla neanche in tutti gli altri giorni precedenti). Adesso che, in virtù del suo recente fidanzamento, ritiene di aver raggiunto una sorta di parità emozionale con le sue vecchie amiche (?), vuole invece prendere parte alla rimpatriata perché pensa di poter reggere, ormai, qualunque confronto. Anche se, nel suo caso, pensare diventa un verbo fin troppo generoso.

Il sondaggio della settimana


Nel presentare la recentissima manovra economica, l'attuale Presidente del Consiglio ha ritenuto opportuno precisare che dovrà chiedere ad ogni italiano di essere un po' più infelice. Alla luce di cotanta dichiarazione, abbiamo chiesto a tutti i nostri intervistati se Michele (v. foto soprastante), che è già infelice di suo, potrebbe raggiungere l'apice della disperazione. Ebbene, il 90% degli interpellati ritiene che tale angoscioso traguardo sia ampiamente alla portata del Michele medesimo.
               

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venerdì 23 dicembre 2011

Palinsesti televisivi sauri


Bisogna sempre cercare di andare incontro ai voleri del pubblico, e allora, a grandissima richiesta, eccovi il nostro regalo di Natale:


La carne Montana presenta

El vulgar caballero enmascarado



Trama portante della fiction: el vulgar caballero enmascarado, l'uomo più triviale del terzo millennio, si autoemargina progressivamente da qualunque contesto sociale, essendogli ormai impossibile interagire civilmente col proprio prossimo. La sua unica consolazione è l'amore, ma vivere come Diabolik ed Eva Kant può essere piacevole soltanto per un limitato periodo di tempo: poi la consolidata routine stimola esigenze di avventura o di imprevisti e si possono combinare grandi fesserie. Un giorno, accompagnando al CERN di Ginevra la fidanzata (invitata a partecipare, quale oggetto di studio, ad un convegno scientifico teso a stabilire fino a qual punto cultura e intelligenza possano nuocersi vicendevolmente), el vulgar caballero enmascarado si lascia ingenuamente coinvolgere in un esperimento che, ogni 24 ore, lo proietta nel passato, e, precisamente, nella fascia temporale che va dagli anni '50 agli anni '80: l'inaspettata situazione lo costringerà, così, a far violenza alla propria introversa natura e a confrontarsi con svariati personaggi che lasciarono una netta impronta nella storia del costume del secolo scorso.

In questa puntata lo scontro che neanche il più trasgressivo e fantasioso dei lettori avrebbe mai potuto immaginare:


El vulgar caballero enmascarado
contro
Bombolo e er Monnezza


El vulgar caballero enmascarado, per via dei capricci della macchina del tempo di cui è prigioniero, viene catapultato ancora una volta a Roma. Nella circostanza, si ritrova agli albori del 1982 e i personaggi famosi in cui incappa sono - nientemeno - che Bombolo e er Monnezza (Tomas Milian), impegnati nelle riprese del film Delitto sull'autostrada. Vi presentiamo l'inizio dello straordinario incontro, rammentandovi che i dialoghi sono rimati per esplicita disposizione dello storico sponsor e che tutto il resto potrete seguirlo - in esclusiva - soltanto sulla TV saura.

EL VULGAR CABALLERO ENMASCARADO

Qualche giorno questo aggeggio
mi farà finire in coma:
io vorrei rientrare a Reggio
ed invece sono a Roma!
Del variar d'ubicazioni,
ne ho già pieni i miei c*******!
Nel passato io svolazzo,
ma mi sono rotto il c****!
E l'amata mia è lontana,
porca miseria e porca p******! 


BOMBOLO

Tzé! Anvedi sto buzzurro,
la volgare cui espressione
toje ar ciel tutto l'azzurro
e lo vira sur marrone
finché er sole se disperda
su uno sfonno color m****?
Ar confronto io so' un lord
fresco uscito da Oxfòrd!

ER MONNEZZA

Noi le parolacce armeno
le dimo solo pe' copione,
ma costui butta veleno
tale e quale a uno scorpione
che te vie' dietro le spalle
e te pugne sulle p****!

EL VULGAR CABALLERO ENMASCARADO
(agitando la fotografia della fidanzata)

La volgar mia ridondanza
deve tutto il suo clamore
alla lunga lontananza
dal mio grande e solo amore:
dotai pur la mia magione
di sistemi di ripresa
per glorificar l'ormone
d'ogni erotica mia impresa,
ma rimango ancora qua
- prigioniero del passato -
senza possibilità
di veder quel che ho filmato!

BOMBOLO

Tzè! Se coi film della tua bella
te ne vai a Porta Portese
e te fai na bancarella
coll'erotiche tue imprese,
puoi sta lì fino a che imbruna, 
ma nun ne venni manco una!

Il seguito solo sulla Tv Saura!

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Convergenze artistiche



Il video soprastante è stato estratto da YouTube

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giovedì 22 dicembre 2011

Natale al cinema



Trama

Paolo (vedi foto soprastante), barman di lunga militanza, cede definitivamente alle sue inclinazioni destrorse e giura solennemente sulla sua estrema fede politica che non servirà mai più quei clienti che ritiene troppo vicini alle posizioni del partito comunista: d'ora in avanti, infatti, ignorerà le ordinazioni di chiunque sia soltanto sospettato di essere un rosso.

Dopo


La Sauro's Entertainment presenta


Prossimamente alla Multisala Saura Loreto

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Convergenze artistiche natalizie



Natale si avvicina a grandi passi e lo vivranno (male) anche quegli individui (per esempio il soggetto ritratto nella foto) per i quali ogni giorno che Iddio concede al mondo è semplicemente un lascito temporale da cumulare con il pessimismo già ereditato dai precedenti dì. E quale canzone potrebbe simboleggiare un sì gretto stato d'animo meglio di quella (estratta da YouTube) che vi proponiamo oggi?


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Protesi



Dagli USA arrivano le protesi al seno a volume regolabile (v. foto). Non escludiamo che l'articolo riscuota un buon successo presso diverse educatrici della locale Azione Cattolica: potrebbe risollevarle, almeno in parte, dalla loro piattezza.

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