Di sauro in frasca
Questo blog è una diretta conseguenza della L. 180/78, meglio nota come Legge Basaglia (graduale chiusura dei manicomi). Essendo uno degli scampati, posso ancora aggirarmi a piede libero sia per le strade della vita reale che per quelle del web. Il blog si propone, soprattutto, un approfondimento ironico su vicende e/o tematiche della zona Loreto Sbarre di Reggio Calabria, nel tentativo (molto difficile) di recuperare un'identità di quartiere che rischia di andare irrimediabilmente perduta.
sabato 30 aprile 2011
Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che ci accade a nostra insaputa o meno
E, tuttavia, il quesito sentimentale di cui sono stato indebitamente investito, qualche considerazione di carattere generale la merita, pur premettendo, per correttezza, che in certe materie lo scrivente dovrebbe essere uno dei primi a fare intensivi corsi di recupero: mi è stato chiesto, in sostanza, quale sia il modo migliore per dichiararsi ad una ragazza troppo chiusa, evitando di produrle traumi tali da riceverne uno sdegnato rifiuto.
A tal riguardo la mia impressione è che, almeno mediamente, noi maschietti pecchiamo di una certa ripetitiva strategia nell'approccio con le donne assai introverse, ossia quelle che, colposamente, ci inibiscono la possibilità di essere un po’ più diretti, per timore che una parola in più o in meno possa compromettere una positiva risoluzione del corteggiamento.
In tali circostanze, infatti, il maschio tende perlopiù a costruire delle vere e proprie dettagliatissime sceneggiature, che possano concorrere a far evolvere la vicenda verso gli sviluppi sentimentali auspicati. L'uomo cerca, cioè, di pianificare qualche stratagemma che susciti nella donna introversa una determinata reazione (che, ovviamente, il copione già contemplava) che porterà ad una programmata replica maschile, cui seguirà una altrettanto programmata controreazione femminile, e così via, fin quando, come previsto dall’originaria sceneggiatura, si creeranno le condizioni affinché il maschio possa dire quel che sente in cuore.
In verità, pur non essendo in grado di suggerire una tattica alternativa, credo di poter affermare, sulla base del mio vissuto, che la prima cosa da fare sia proprio quella di rifuggire dalla sindrome dello sceneggiatore, anche perché le reazioni delle donne troppo chiuse sono talmente imprevedibili, che la pretesa di anticiparle con esattezza equivale quasi a fare sei al Superenalotto.
Cito, a tal proposito, un simpatico aneddoto personale, anche se nel caso specifico i sentimenti non avevano coinvolgimento alcuno. Circa un lustro addietro, qui al Loreto, un amico mi chiese se potevo prendermi cura, spiritualmente parlando, di una fanciulla assai introversa e, in sovrappiù, in piena crisi di autostima. Praticamente un caso umano. La poveretta soffriva, fra l'altro, anche della involontaria concorrenza che le facevano le altre fanciulle del Loreto, spesso destinatarie di complimenti galanti che lei forse non aveva mai ricevuto in vita sua.
L'amico mi disse: "Io vedo che con te parla e si trova a suo agio: ogni tanto falle qualche complimento, in modo che acquisti più sicurezza".
Ribattei: "Se io le faccio qualche complimento, quella chissà quale film si fa in testa e rischiamo di aggiungere ulteriori danni ad una devastazione già in atto. E poi tu sei molto più in confidenza di me: perché non glielo fai tu qualche complimento?"
Rispose: "Non avrebbe lo stesso valore: siamo come fratello e sorella e i complimenti di un fratello non valgono quanto quelli di uno esterno alla famiglia".
Replicai: "Per la verità, non è che vi sia molto di cui complimentarsi; comunque devo ammettere che ha un bel paio d'occhi e, non appena ci sarà la giusta occasione, e se sarò abbastanza ispirato, non mancherò certamente di dirglielo".
E così, da un punto di vista mentale, avevo subito predisposto il canovaccio da adottare nel momento in cui si sarebbe presentata la circostanza opportuna: io mi complimenterò per i suoi begli occhi, lei sicuramente arrossirà ma io ho già pronta la battuta per toglierla dall'imbarazzo, ecc.
E l'occasione si presentò un paio di mesi dopo, proprio la sera della vigilia di Natale, quando lei e l'amico di cui sopra avevano appena chiuso i locali della parrocchia.
Le chiesi: "Ancora qui a quest'ora?"
Rispose: "Qualcuno deve pur chiudere i locali".
Letteralmente folgorato da improvvisa ispirazione, le dissi: "Il servizio che svolgi per la parrocchia è veramente degno di ammirazione, almeno quanto i tuoi occhi".
Da parte sua non vi fu il rossore che avevo presuntuosamente previsto: iniziò, invece, a battere ripetutamente i piedi, come farebbe una bambina capricciosa di tre anni e non una donna vicina ai trenta; poi bofonchiò qualcosa del tipo "Ci mancava solo questo per finire la serata" e la mia sceneggiatura andò irrimediabilmente a farsi friggere. Con grande sconcerto dell'amico presente, che tentò, invano, di riprendere la situazione.
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Qui l'asino non casca! di Felice Pautasso
Per la benzina c’è tutto un cartello:
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venerdì 29 aprile 2011
Qui l'asino non casca! di Felice Pautasso
Un serio studio di sociologia
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giovedì 28 aprile 2011
Cinematografia saura
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Qui l'asino non casca! di Felice Pautasso
Se parli per telefono parecchio,
sta’ attento che c’è sempre qualche orecchio
che ascolta tutto quello che tu dici
e lo spiattella dopo ai tuoi nemici:
tu speri che poi il danno si disperda,
ma intanto sei finito nella m(sipario) !
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Convergenze animate
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mercoledì 27 aprile 2011
Inghilterra 3
A Londra, in diversi negozi di abbigliamento femminile, sono stati strategicamente piazzati degli specchi magici che, tramite fraudolenti giochi di convessità, fanno apparire le donne più belle e slanciate. Qui al Loreto sono state subito chiuse le scommesse relative alla nazione dove la coppia di cui alla foto soprastante effettuerà il viaggio di nozze.
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Inghilterra 2 - Convergenze artistiche
(RAI, 1977)
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Inghilterra 1
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martedì 26 aprile 2011
Considerazioni post pasquali 3
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Considerazioni post pasquali 2
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Considerazioni post-pasquali 1
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domenica 24 aprile 2011
Auguri
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Top pudency
Nel tentativo di risollevare l'audience de L'Isola dei Famosi, gli autori della trasmissione hanno pensato di farvi sbarcare - dopo Simona Ventura - anche Alba Parietti. Che adesso si è veramente ridotta all'ultima spiaggia.
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sabato 23 aprile 2011
Il Sabato sauro del villaggio - Riflessioni su quel che ci accade a nostra insaputa o meno
Intendiamoci: non è che la stragrande maggioranza di loro sia peggiore di chi milita attivamente nell’associazionismo cattolico e poi è pronto a svendere se stesso e il proprio credo per molto meno di trenta denari, ma negli ultimi anni ho sviluppato una tale insofferenza fisica nei riguardi di entrambe le categorie che, ogni qualvolta giungono le festività pasquali, vado alla costante ricerca di alibi che possano giustificare la mia mancata partecipazione alle cerimonie sopracitate e, soprattutto, il conseguente personale mescolio con gente poco gradita.
Giovedì, per esempio, mi sono trattenuto al lavoro fino alle ore diciotto, il che costituiva una valida (più o meno) scusante per assentarmi dalla messa che aveva inizio allo stesso orario, mentre ieri pomeriggio ho avuto l’occasione – che sospiravo da mesi! - di fare una passeggiata sul Corso Garibaldi con una signorina di straordinaria bellezza (provate, se vi riesce, a immaginare una versione migliorativa della conduttrice televisiva Elisa Isoardi e capirete che sto parlando di una magnificenza assolutamente limitrofa alla divinità olimpica).
Premesso che la vicenda è destinata (purtroppo) a sviluppi assolutamente platonici (la signorina è felicemente [dice lei] impegnata), garantisco che il solo camminare accanto a siffatto splendore mi ha donato inebriamenti e sensazioni davvero difficili da trasporre in un linguaggio avulso da farneticazioni. Senza parlare, poi, degli sguardi d'invidia lanciatimi da tanti passanti e che diventavano - un po' infantilmente, lo ammetto - ulteriore motivo di compiacimento.
Comunque in ogni evento della vita c’è un rovescio della medaglia e anche questa circostanza, ovviamente, non ha fatto eccezioni: la signorina ha un’intensa attività sociale e vanta tantissime conoscenze, specialmente nell’elite cittadina, e questo ha comportato che, ogni dieci metri circa, ella si fermasse per salutare qualche amico o amica di tutto riguardo, per cui la passeggiata si è svolta a tappe. Anzi in tantissime tappe. Molto più numerose, in fin dei conti, delle quattordici stazioni previste dalla Via Crucis tradizionale.
Domenica scorsa, per esempio, mi trovavo presso il teatro del Loreto, dove ho assistito ad una commedia in vernacolo in cui, a un certo punto, il personaggio principale si produceva in un’esclamazione abbastanza volgare, peraltro ampiamente giustificata dal contesto della vicenda.
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Qui l'asino non casca! di Felice Pautasso
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venerdì 22 aprile 2011
Giochi da tavolo sauri
Ecco il solo gioco che vi consentirà di vivere una politica economica improntata ai più rigorosi dettami sauri, dove chi imbroglia sugli appalti finisce veramente in prigione ("e che gli serva da lezione")!
Regalatevi e regalate serate sempre diverse con i giochi sauri!
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Qui l'asino non casca! di Felice Pautasso
Son diventato un po’ cogitabondo
per questa crisi che attanaglia il mondo:
i governanti non sanno più che fare,
le spese occorre subito tagliare,
e noi stiamo piangendo in questa valle
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giovedì 21 aprile 2011
Reality sauro - Verso il matrimonio di Roberto
Beneficenza
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mercoledì 20 aprile 2011
Sauroleaks
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Reality sauro - Verso il matrimonio di Roberto
martedì 19 aprile 2011
Brain Forum
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Ultra HD (col filmato) e divergenze artistiche (con la colonna sonora del filmato)
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Mele
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lunedì 18 aprile 2011
Feste
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